Prima della nascita della fotografia, alla fine degli anni trenta, e molto molto prima di quella del microscopio, i disegni di piante, fiori, semi in illustrazioni botaniche o tavole botaniche costituivano l’unico sistema per lo studio tassonomico, la didattica e la catalogazione nei musei e/o orti botanici.
Le tavole aiutavano a far conoscere il mondo vegetale, grazie al lavoro di veri e propri illustratori professionisti, le cui opere sono oggi conservate gelosamente in musei, giardini, orti botanici e banche del germoplasma di tutto il mondo.
«Tavole, disegni, spighe» è una semplice trasformazione digitale di immagini di spighe appartenenti ad alcune delle varietà locali di cereali iscritte al registro regionale pugliese delle specie da conservazione, un esempio di come sarebbero potute essere se fossero state ritratte nell’epoca di matita e acquerello.