Agrobiodiversità

Li Paparine

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Febbraio, un terreno incolto, un signore che raccoglie erba spontanea, "li paparine", la pianta del papavero selvatico. Alla moglie il compito di prepararle. Dopo averle pulite e lavate, prepara l’occorrente per la ricetta: paparine, olio, olive nere, peperoncino e sale.

Il cane del vicino non smette di abbaiare. La ricetta è semplice, alle paparine si aggiunge un dito d’acqua e si fanno cuocere a fuoco lento per una decina di minuti. In un’altra pentola si mette l’olio e una volta caldo si aggiungono tutti gli ingredienti, mescolare di tanto in tanto e all’occorrenza si bagna con acqua di cottura e si lascia cuocere per mezz’ora. 

Il messaggio finale è chiaro, NO AL DISERBO CHIMICO, mangia sano, viva le paparine. 

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