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Il Sambuco: pianta magica e curativa

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Agrobiodiversità

Sulle fertili colline di Motta Montecorvino (FG) cresce da secoli il sambuco, pianta che ha dato il nome a Monte Sambuco, località nota tra le vette più alte dei Monti Dauni.

Il sambuco, il cui nome scientifico è Sambucus nigra L., è un arbusto molto diffuso in tutta Italia, sia in pianura che in montagna fino a 1500 m di altitudine. Lungo le strade o nei luoghi più inaspettati, come ruderi e fossi, può capitare di incontrare questa pianta che di certo non passa inosservata grazie ai suoi splendidi fiori, molto piccoli e di colore bianco, che ricordano delle ombrelle ed emanano un profumo caratteristico. 

Proprio a Monte Sambuco, questa pianta ha rischiato di scomparire a causa dell’avanzamento della monocoltura cerealicola. Nel 2016, l’azienda agricola ‘Ventura Angela’ ha avviato il recupero di questa risorsa dei Monti Dauni inaugurando una produzione di sciroppi e confetture a base di fiori e bacche di sambuco, che porta il marchio ‘Monte Sambuco’. 

La coltivazione e la trasformazione del sambuco hanno reso grande quest’azienda, non soltanto per aver restituito una specie vegetale al proprio territorio d’appartenenza ma anche per aver salvato dal dimenticatoio una serie di conoscenze millenarie, preziose ancora oggi per chi lavora nel pieno rispetto della natura e dell’economia circolare. 

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