Con la Legge Regionale n. 39 del dicembre 2013, la Regione Puglia ha attivato un sistema regionale per la tutela e conservazione delle risorse genetiche autoctone, minacciate di erosione genetica o a rischio di estinzione, di interesse agrario, forestale e zootecnico.
La tutela viene affidata alla Regione attraverso il coinvolgimento di agricoltori per la conservazione in situ, di centri di ricerca per la conservazione ex situ e il sostegno di una Commissione tecnico-scientifica, al fine di costituire una “Rete regionale” di tutela delle risorse genetiche autoctone.
Il “Registro regionale” rappresenta uno degli strumenti operativi ai fini del riconoscimento e della salvaguardia delle varietà e razze per le quali è determinato un grado di rischio calcolato sulla base di fattori relativi al numero di agricoltori e alle superfici interessate alla coltivazione o allevamento.
La proposta di iscrizione al Registro regionale è presentata alla Regione Puglia da parte di enti scientifici, di enti pubblici, di organismi, organizzazioni e associazioni, nonché di singoli cittadini e di altri soggetti interessati. La proposta, per ogni singola risorsa genetica autoctona da iscrivere o per più risorse genetiche, è presentata mediante la domanda di iscrizione a cui sono allegate: la documentazione storico-tecnico-scientifica, la scheda dei descrittori, la localizzazione della zona di coltivazione tradizionale e comprovata coltivazione, o allevamento, con continuità.
L’iscrizione è subordinata al parere favorevole della Commissione tecnico-scientifica, con particolare riferimento al rischio di erosione genetica, alla localizzazione nell’areale tipico e all’originalità genetica ed effettiva possibilità di recupero delle razze.
Attualmente sono iscritte al Registro regionale 69 varietà vegetali e 8 razze animali di cui 50 varietà e 8 razze sono state iscritte all’Anagrafe nazionale della Biodiversità gestita dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Con i Progetti integrati per la Biodiversità, finanziati dalla Regione Puglia nell’ambito del PSR 2007-2013 Misura 14.2, sono state ritrovate oltre 600 varietà locali antiche che sono state catalogate, descritte, caratterizzate e attualmente tutelate nei centri di conservazione degli istituti universitari e dei centri di ricerca e che, una volta iscritte al registro regionale, costituiranno il patrimonio genetico delle risorse agricole e alimentari della Puglia messo a disposizione delle future generazioni.
La Commissione svolge i seguenti compiti:
La tutela viene affidata alla Regione attraverso il coinvolgimento di agricoltori per la conservazione in situ, di centri di ricerca per la conservazione ex situ e il sostegno di una Commissione tecnico-scientifica, al fine di costituire una “Rete regionale” di tutela delle risorse genetiche autoctone.
Il “Registro regionale” rappresenta uno degli strumenti operativi ai fini del riconoscimento e della salvaguardia delle varietà e razze per le quali è determinato un grado di rischio calcolato sulla base di fattori relativi al numero di agricoltori e alle superfici interessate alla coltivazione o allevamento.
La proposta di iscrizione al Registro regionale è presentata alla Regione Puglia da parte di enti scientifici, di enti pubblici, di organismi, organizzazioni e associazioni, nonché di singoli cittadini e di altri soggetti interessati. La proposta, per ogni singola risorsa genetica autoctona da iscrivere o per più risorse genetiche, è presentata mediante la domanda di iscrizione a cui sono allegate: la documentazione storico-tecnico-scientifica, la scheda dei descrittori, la localizzazione della zona di coltivazione tradizionale e comprovata coltivazione, o allevamento, con continuità.
L’iscrizione è subordinata al parere favorevole della Commissione tecnico-scientifica, con particolare riferimento al rischio di erosione genetica, alla localizzazione nell’areale tipico e all’originalità genetica ed effettiva possibilità di recupero delle razze.
Attualmente sono iscritte al Registro regionale 69 varietà vegetali e 8 razze animali di cui 50 varietà e 8 razze sono state iscritte all’Anagrafe nazionale della Biodiversità gestita dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Con i Progetti integrati per la Biodiversità, finanziati dalla Regione Puglia nell’ambito del PSR 2007-2013 Misura 14.2, sono state ritrovate oltre 600 varietà locali antiche che sono state catalogate, descritte, caratterizzate e attualmente tutelate nei centri di conservazione degli istituti universitari e dei centri di ricerca e che, una volta iscritte al registro regionale, costituiranno il patrimonio genetico delle risorse agricole e alimentari della Puglia messo a disposizione delle future generazioni.
Riquadro della Commissione tecnico scientifica
La commissione è composta:- dal Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e tutela dell’ambiente, che la presiede;
- da un Dirigente della Sezione Agricoltura;
- da tre esperti del mondo scientifico e accademico regionale, competenti in materia di risorse genetiche animali;
- da quattro esperti del mondo scientifico e accademico regionale competenti in materia di risorse genetiche vegetali di interesse agrario e forestale, di cui almeno uno esperto di stato fitosanitario delle piante e uno esperto di conservazione del materiale vegetale;
- da un esperto di agrobiodiversità;
- da un esperto di conservazione delle risorse naturali.
La Commissione svolge i seguenti compiti:
- esprime il parere per l’iscrizione e la cancellazione dal Registro regionale delle risorse genetiche autoctone di cui all’art. 4 della legge regionale n. 39/2013;/li>
- definisce e aggiorna i criteri, i caratteri e le modalità per l’individuazione delle risorse genetiche autoctone, nonché valuta l’eventuale rischio di estinzione o elevata erosione genetica, in coerenza con quanto definito dalle Linee guida nazionali per la conservazione e valorizzazione della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse agricolo;/li>
- propone le modalità di conservazione in situ, on farm ed ex situ delle risorse genetiche autoctone, in coerenza con le Linee Guida Nazionali;/li>
- propone criteri e metodi per la produzione, la riproduzione, la circolazione - ai sensi dell’articolo 11, comma 1 della legge regionale n. 39/2913 - e la messa a disposizione, in ambito locale, di materiale riproduttivo vegetale e animale relativo alle risorse genetiche autoctone e individua le relative misure per il risanamento e per la protezione contro gli organismi nocivi per le piante;/li>
- definisce i criteri per l’assenso o per il diniego all’accesso al materiale genetico conservato presso la Banca regionale di cui all’art. 7;/li>
- valuta il dossier per la registrazione delle varietà da conservazione o amatoriali ai Cataloghi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.
Componenti della Commissione tecnico scientifica nominata con DGR n. 2000 del 14/12/2020
- Dott.ssa Angela Rosa Piergiovanni - Istituto di Bioscienze e Biorisorse (CNR-IBBR) Bari
- Prof. Agostino Sevi - Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente - Università degli Studi di Foggia
- Prof.ssa Elena Ciani - Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica –Univeristà degli Studi di Bari
- Prof. Luigi Ricciardi - Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti -Università degli Studi di Bari
- Prof.ssa Angela Gabriella D’Alessandro - Dipartimento di Scienze Agro-ambientali e territoriali - Università degli Studi di Bari
- Prof. Pietro Santamaria - Dipartimento di Scienze Agro-ambientali e territoriali - Università degli Studi di Bari
- Prof.ssa Patrizia Tartarino - Dipartimento di Scienze Agro-ambientali e territoriali - Università degli Studi di Bari
- Prof.ssa Giulia Conversa - Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente – Università degli Studi di Foggia
- Prof. Eustachio Tarasco - Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti -Università degli Studi di Bari