I Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) sono prodotti «le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo» (art. 1, comma 1, D.M. 8 settembre 1999, n. 350) e «sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore a venticinque anni» (art. 1, comma 2, D.M. 8 settembre 1999, n. 350).
La ventiduesima edizione dell’elenco, pubblicata dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con D.M. del 25 febbraio 2022, conta ben 5246 prodotti tradizionali italiani, suddivisi in undici categorie: Bevande analcoliche, distillati e liquori; Birra; Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione; Condimenti; Formaggi; Grassi (burro, margarina, oli); Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati; Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria; Prodotti della gastronomia; Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi; Prodotti di origine animale.
Dei 329 PAT pugliesi, ben 162 sono quelli che trovano origine in provincia di Bari; tra questi si evidenziano alcuni prodotti tradizionalmente associati alla provincia barese come, ad esempio, la ‘Focaccia barese’, la ‘Teglia al forno con patate, riso e cozze’ e il ‘Polpo crudo arricciato’, ma anche molti prodotti di origine vegetale che si contraddistinguono per gusto e proprietà nutrizionali.
Rappresentativi di quest’ultima categoria, la ‘Carota di Polignano’ e il ‘Carciofo di Putignano’ sono varietà recuperate, caratterizzate e valorizzate nell’ambito del progetto BiodiverSO e raccontate nei due video contributi che riproponiamo nel presente articolo.
Per maggiori informazioni sui PAT pugliesi, vi invitiamo a visitare il sito www.patpuglia.it.