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Libera nos a malo. La Scomparsa degli Ulivi

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Foreste, Paesaggio e Ambiente

Nel 2008 i contadini del Salento notano alcune bruscature a chiazze nelle folte chiome negli Ulivi: è l’inizio della fine per milioni di quelli che con orgoglio chiamavano i Patriarchi di Puglia, tronchi millenari che avevano fino a quel momento attraversato la Storia. 

Inquinamento, impoverimento del terreno, l’uso di diserbanti, la mancanza di lavori, tante le cause analizzate sino al 2013, quando un fitopatologo del CNR identifica nel batterio della Xylella Fastidiosa, il primum movens dei disseccamenti di interi territori. 

Due anni dopo scatta il piano di emergenza per frenare la catastrofe, ma quello che si è andato concretizzando è un drammatico sconvolgimento a senso unico del Paesaggio, della Storia e delle Tradizioni di un’intera regione. 

Nella solitudine di quei campi nasce questa raccolta di istantanee, tasselli di una dura catarsi che spinge l’osservatore verso una preghiera laica, dove il male si può e si deve combattere per la salvaguardia del nostro territorio. 

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