Una ventina d’anni fa Eustachio e Vito, appassionati di agricoltura e sostenibilità, si ritrovarono a casa di un anziano di Cassano delle Murge con cui, chiacchierando, finirono per parlare dei tradizionali ceci lisci. In cantina, dentro a due 'boccacci', l’anziano agricoltore ne aveva conservati giusto un paio di chili. Decise di affidarli a loro spiegando come seminarli. Da allora i due amici continuano con dedizione a seminare e a raccogliere quei ceci portando avanti l’azienda agricola che hanno fondato in agro di Cassano delle Murge, all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, in quel territorio che un tempo era noto come “terr’d cicerin”.
Diversi documenti storici testimoniano che già alla fine dell’Ottocento, data la scarsa disponibilità di proteine animali, i legumi si consumavano abbondantemente e si vendevano. I ceci prodotti in collina si affidavano ai mediatori che portavano la merce presso i mercati di Bari, Modugno e Foggia. Dati statistici relativi ai consumi della provincia di Bari rivelano poi che nei primi del Novecento la farina di ceci si consumava solo a Cassano delle Murge.
La voglia di restituire alla zona la sua antica vocazione alla coltivazione dei legumi si è dovuta confrontare nel tempo con importanti scelte, come quella della coltivazione biologica, con diverse difficoltà, ma anche con tante soddisfazioni.
Questo ecotipo locale si adatta molto bene al clima della zona, caratterizzato da inverni rigidi ed estati torride, così come ai suoli calcarei della Murgia. Si ottengono quindi semi rossi e neri dall’apparente carattere duro, con un profilo organolettico e un valore nutrizionale tali da ispirare le più disparate preparazioni gastronomiche, da quelle tradizionali a quelle innovative.
All’inizio del 2021, per il cece liscio, l’importantissimo riconoscimento come Presidio Slow Food si è aggiunto a quello già riscosso come rappresentante della città di Cassano delle Murge nel Paniere del Parco dell’Alta Murgia, progetto nato per far conoscere e apprezzare le produzioni tipiche dei 13 comuni del Parco.
Ancora oggi, i processi di produzione e recupero di questo prodotto continuano ad intersecarsi. La riscoperta e la valorizzazione hanno un significato centrale nell’attività di Eustachio e Vito che non si limitano a portare avanti le conoscenze e le storie tramandate dai loro avi. Consapevoli dell’importanza della promozione, si sono impegnati affinché questa coltura diventasse una vera e propria cultura di gusto e tradizione.
Nel corso del tempo sono state diverse le iniziative che hanno coinvolto altre persone, da piccoli grandi produttori come loro a commercianti, ristoratori, panificatori, enti locali e associazioni, che hanno preso attivamente parte, ad esempio, alla festa della raccolta dei ceci neri lisci di Cassano, alle tante occasioni di degustazione o, ancora, alle varie manifestazioni svolte sul territorio.
Anche quest’anno, nell’ambito della Settimana della Biodiversità Pugliese, l’Azienda Agricola Racano Proscia, assieme alla Condotta Slow Food delle Murge e all’Agriturismo Fasano, ha organizzato una serata interamente dedicata a questo prezioso tesoro murgiano.
L’evento si svolgerà giovedì 19 maggio nella splendida cornice dell’Agriturismo Fasano, situato nel cuore della Murgia Barese. Durante l’esperienza, gli organizzatori saranno lieti di accogliere e deliziare i partecipanti con piatti a base di Ceci Lisci di Cassano delle Murge accompagnati da ottimi vini. I produttori racconteranno inoltre le origini, la riscoperta, la coltivazione biologica, gli aspetti nutrizionali, e tanto altro ancora a proposito di questa affascinante storia di successo dell’agrobiodiversità… una storia che continua nel tempo!
I dettagli dell’evento sono disponibili all'interno del programma della Settimana della Biodiversità 2022. Per scoprire di più sui Ceci Lisci di Cassano vi invitiamo a visitare la pagina Facebook (https://www.facebook.com/CeciLiscidiCassano) e a prenotarvi all’imperdibile evento (la prenotazione è obbligatoria).